Stiamo migliorando il presente
Gli edifici esistenti sono una risorsa che offre grandi opportunità, oggi ancor più di ieri: la crisi economica, col surplus di offerta e il contestuale calo della domanda, unita alla scarsità di lotti edificabili e quindi al maggior investimento iniziale necessario, sta portando l’attenzione degli operatori dalle nuove costruzioni a quello del recupero edilizio.
Il settore delle ristrutturazioni, fino a qualche anno fa considerato una fetta marginale e quasi di serie B, sta oggi incrementando la propria importanza, crescendo là dove altri segnano il passo.
Anche il costo relativamente più alto del ristrutturare rispetto al costruire ex-novo è destinato nel prossimo futuro ad abbassarsi, man mano che le specializzazioni e le ottimizzazioni di processo si tradurranno in risparmi per tutti i soggetti coinvolti, non ultimo il cliente.
Ecco alcuni esempi in cui il concetto di recupero già oggi risulta vantaggioso:
- Conversione di piccoli lotti artigianali/industriali, ubicati in zone centrali, in edilizia residenziale.
- Conversione di vecchi locali adibiti ad uso commerciale (specialmente nei centri di paese) in nuovi locali residenziali adatti a soddisfare nuove esigenze abitative oppure ad essere posti a reddito.
- Nuove ripartizioni di grandi ville padronali in più unità abitative adatte ad ospitare più membri della stessa famiglia, che altrimenti dovrebbero separarsi, oppure a diventare mini-condomini di lusso.
- Ammodernamento di vecchie residenze, senza aumenti di volumetria (e quindi di tassazione), col risultato di ottenere un’abitazione pressoché nuova, con miglior comfort abitativo, meno costosa energeticamente, con maggiore valore finale di mercato, sfruttando oculatamente gli incentivi di volta in volta disponibili.