Recupero edilizio

Stiamo migliorando il presente

Gli edifici esistenti sono una risorsa che offre grandi opportunità, oggi ancor più di ieri: la crisi economica, col surplus di offerta e il contestuale calo della domanda, unita alla scarsità di lotti edificabili e quindi al maggior investimento iniziale necessario, sta portando l’attenzione degli operatori dalle nuove costruzioni a quello del recupero edilizio.

Il settore delle ristrutturazioni, fino a qualche anno fa considerato una fetta marginale e quasi di serie B, sta oggi incrementando la propria importanza, crescendo là dove altri segnano il passo.

Anche il costo relativamente più alto del ristrutturare rispetto al costruire ex-novo è destinato nel prossimo futuro ad abbassarsi, man mano che le specializzazioni e le ottimizzazioni di processo si tradurranno in risparmi per tutti i soggetti coinvolti, non ultimo il cliente.
Ecco alcuni esempi in cui il concetto di recupero già oggi risulta vantaggioso:

  • Conversione di piccoli lotti artigianali/industriali, ubicati in zone centrali, in edilizia residenziale.
  • Conversione di vecchi locali adibiti ad uso commerciale (specialmente nei centri di paese) in nuovi locali residenziali adatti a soddisfare nuove esigenze abitative oppure ad essere posti a reddito.
  • Nuove ripartizioni di grandi ville padronali in più unità abitative adatte ad ospitare più membri della stessa famiglia, che altrimenti dovrebbero separarsi, oppure a diventare mini-condomini di lusso.
  • Ammodernamento di vecchie residenze, senza aumenti di volumetria (e quindi di tassazione), col risultato di ottenere un’abitazione pressoché nuova, con miglior comfort abitativo, meno costosa energeticamente, con maggiore valore finale di mercato, sfruttando oculatamente gli incentivi di volta in volta disponibili.
 

Servizi di ristrutturazione

 

Processo metodico

 

1

Intervista preliminare
Il primo incontro determina l’adeguatezza del professionista rispetto al compito che si intende affidargli e degli obbiettivi della Committenza rispetto alle risorse disponibili, sia economiche sia tecniche, alla luce della più onesta valutazione professionale. Mi è capitato di declinare l’offerta, ritenendo di non essere il professionista adatto allo scopo o che era questo non adatto a me.
Bozze preliminari

2

Dopo un rilievo di massima, i progetti preliminari servono ad orientare la Committenza verso la direzione ritenuta più consona con gli obbiettivi, mettendola di fronte al difficile compito della scelta. Ogni  incomprensione, ogni ripensamento, ogni errore deve emergere qui: sbagliare sulla carta costa esponenzialmente meno che sbagliare in cantiere.

3

Progetto esecutivo
E’ un malcostume tipicamente nostrano dare avvio ai lavori con un progetto esecutivo che lascia nodi irrisolti e punti non ben definiti, esponendo così la riuscita dell’opera più alla sorte che alla bravura delle maestranze. Un “vero” esecutivo dovrebbe essere invece la versione su carta dell’opera finita, senza punti di domanda residui.
Cronoprogramma condiviso

4

I progetti proni agli interessi degli esecutori hanno molte probabilità di portare ad un cattivo risultato. Ecco perché impresa e maestranze entrano in scena qui: produrranno preventivi ed apporteranno la loro esperienza; alla luce degli uni e dell’altra sarà eventualmente concordata la revisione dell’esecutivo, condividendo infine il cronoprogramma lavori, vincolante per tutti.

5

Esecuzione dei lavori
Se il progetto sarà stato redatto come indicato, ed il programma lavori sarà rispettato, tutti sapranno cosa fare, quando farlo e – capitolati alla mano – come farlo, riducendo la direzione lavori ad una verifica just in time di quanto stabilito a tavolino e alla soluzione degli immancabili imprevisti che ogni cantiere porta con sé.
Verifica e bilancio finale

6

La fine lavori e la consegna del cantiere alla Committenza non sono una mera formalità: è invece il momento fondamentale in cui si fa una revisione complessiva del processo, dove si può ancora intervenire per risolvere qualche problematicità e si fa, in fondo, un bilancio complessiva dell’opera e del lavoro altrui e financo del proprio.